"Spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola.
Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi
di come bisogna fare scuola, ma solo di come bisogna
essere per poter fare scuola.[…] Bisogna avere le idee
chiare in fatto di problemi sociali e politici. Non
bisogna essere interclassisti ma schierati."
don Lorenzo Milani
Lunedì
scorso, come annunciato con il precedente post, il Comune di Napoli,
attraverso l'Assessorato alla Scuola e all'Istruzione, ha ricordato
la figura di don Milani a cinquant'anni dalla scomparsa.
Una
lodevole iniziativa organizzata nella sala della Giunta in Palazzo
San Giacomo, in collaborazione con la rivista Il Tetto, CIDI e Insegnare, proprio per sottolineare la volontà dell'Amministrazione
nel voler indicare in particolare al mondo della scuola una figura
che ha segnato in maniera precisa principi sacrosanti di coraggio
nell'affermazione delle proprie idee e di rapporti coerenti con le
Istituzioni in difesa dei più deboli.
Ma
non è di don Milani che intendo parlare, perché in queste
settimane si è detto di tutto, si è esaltata la sua opera e si è
levata alta la voce autorevole della Chiesa con Papa Francesco che ha
in qualche modo compensato il male fatto a questo prete e le
persecuzioni provenienti in particolare dalle gerarchie
ecclesiastiche.
Mi
fa piacere condividere con i miei contatti ed amici l'aria pulita
respirata nel corso dell'evento, rivedendo dopo anni compagni di
tante iniziative che ci videro schierati in
maniera netta e coraggiosa nei confronti della gerarchia della Chiesa
negli anni dei gruppi spontanei del dissenso e ritrovarli
ancora oggi sensibili a talune tematiche e schierati come
un tempo.
Pasquale Colella e Lucio Pirillo |
L'appassionato
intervento di Pasquale
Colella, già magistrato , fondatore e direttore della rivista Il
Tetto, che in quegli anni costituì un faro per quanti di noi più
giovani vivevano
il disagio dell'impossibilità di un dialogo con una Chiesa granitica
contraria ad ogni
rinnovamento, ha
calamitato l'interesse dell'affollata platea ricordando proprio
quegli anni e le responsabilità di gran parte della gerarchia e figure di altri sacerdoti come David Turoldo, don Primo Mazzolari, padre Ernesto Balducci,
vittime come don Milani di una folle persecuzione.
Un
breve ma efficace ricordo di quegli anni che ha fatto rivivere non
senza emozione gli anni dell'impegno e di tante battaglie coraggiose
vissute con passione e che oggi faticosamente l'Uomo venuto da molto
lontano sta cercando di dare risposte ed attuazione.
Il
Tetto, che di recente ha celebrato i cinquant'anni della rivista,
per l'occasione ha pubblicato un numero monotematico sulla figura di
don Milani, curato da Nicola Iasiello.
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