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venerdì 19 maggio 2017

A casa è giusto che vada chi non lavora per la comunità

Il Mattino.it 19.5.2017 :


Nel Luglio del 2012 pubblicai su questo Blog, una riflessione sulle tanto criticate sostituzioni di Assessori ad opera del Sindaco Luigi de Magistris dal titolo Una ,dieci, cento sostituzioni che ovviamente non trovò d'accordo quei no-comunque a vita, poi cresciuti (in età s'intende) e che puntuali ad ogni gesto, proposta, decisione professano la loro contrarietà per principio, anche non comprendendo un cavolo di ciò che si parla.

Avessero avuto la volontà politica di farlo i predecessori al cospetto di cotanta incapacità di amministratori, forse qualche disastro si sarebbe anche evitato e le responsabilità non sarebbero ricadute , come sempre avviene, unicamente sul primo cittadino.

Sostituzioni che hanno motivazioni diverse ma che quasi sempre hanno come comune denominatore la perdita dell'elemento fiducia, il non condividere l'indirizzo dato dal Sindaco alla sua Amministrazione.

Sacrosanto è il ritiro di talune deleghe che dopo qualche tempo non hanno prodotto cambiamenti radicali e dove in taluni casi occorrerebbe procedere ad una vera e propria rifondazione in comparti dove regnano vecchi poteri protetti da vere e proprie mini-lobby difficili da sradicare.

Inaccettabile sarebbe una sostituzione unicamente per necessità di riequilibrare i pesi di mini-forze necessarie alla tenuta della maggioranza, comprensibili sempre che il prezzo da pagare non sia quello di sacrificare chi alle chiacchiere ed alla vendita di fumo preferisce i fatti concreti con proposte, atti, realizzazioni, iniziative con un lavoro instancabile al servizio dei cittadini ed in linea con l'Amministrazione.

Mi auguro che le voci non solo giornalistiche che circolano ancora una volta in questi giorni rimangano tali e non trovino riscontro in decisioni che penalizzino la città e chi lavora per i suoi abitanti e non tengano conto invece di chi ha creato uno spaccato con settori fondamentali della comunità cittadina che in una società civile hanno la priorità assoluta su tutto per non farne cittadini di serie B come nel caso dei disabili.

Mi auguro che, da uomo saggio ed equilibrato, il Sindaco ancora una volta ,saprà ponderare con attenzione ed onestà le sue scelte.




1 commento:

  1. Caro Antonio, molte volte quello che viene riportato non corrisponde alla realta.
    Discorso complesso che sono propenso a fare con te davanti ad un buon caffè

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