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mercoledì 22 febbraio 2017

Tutto come previsto


A venticinque anni dall'operazione mani pulite, molti commentatori si sono affannati nel fare analisi certosine sui dati giudiziari e nel riscontrare che nulla è cambiato in quanto a corruzione, reati nella pubblica amministrazione e coinvolgimento di politici nel malaffare.

Da un'analisi che tenga conto dei soli aspetti giudiziari, nulla da eccepire ma forse quella fase indicò il punto massimo di un sistema dei partiti tenuto in piedi soltanto dal collante affaristico e da una facciata di falsa ideologia che al primo colpo inferto dal sistema giudiziario si sbriciolò come un castello di sabbia.

Quanto accade in casa del Partito Democratico e quanto accaduto
già in casa PDL e nelle sue componenti è il nuovo crollo dei castelli di sabbia questa volta costruiti abilmente con il vuoto al loro interno.

E' la fine del sistema dei partiti costruiti ad arte dagli stessi che con i loro giochi perversi lontani anni luce dagli interessi dei cittadini, distrussero realtà nate da ideologie, da visioni diverse della società e del bene comune e non da convenienze affaristiche o individuali.

Il Partito Democratico sconta oggi anche il disegno subdolo che ho denunciato sin dalle prime mosse dell'astro nascente benedetto dal Presidente Napolitano, quel Matteo Renzi rottamatore soltanto per convenienze personali, fregandosene del Partito che riteneva fosse di proprietà privata, come primo atto cercò a tutti i costi un'altra benedizione ,quella di Silvio Berlusconi e non a caso.

Non ho mai sottovalutato l'abilità di quell'astro nascente che aveva un suo preciso obiettivo, creare una forza centrista e riuscire nell'operazione più volte tentata e sempre fallita di Pierferdinando Casini, rifare una Democrazia Cristiana o comunque qualcosa che le somigliasse, raccogliendo i cocci della fallita Forza Italia e delle varie anime nel PD in maniera blasfema definite dell'area cattolica , operazione che non escluderei guardata con interesse (o ispirata?) dall'ex cavaliere.

Renzi ha atteso con pazienza che il primo passo lo facesse quella componente che sempre in maniera blasfema è definita la sinistra del PD e così è stato, consapevole dell'inconsistenza dell'operazione che relegherà la sinistra nel circuito delle inconsistenti percentuali e del campo libero ormai a disposizione anche con l'ininfluente operazione, apparentemente furbesca, di Emiliano.

Ma i numeri sono numeri e come insegna la vecchia Repubblica, ammesso che ce ne sia una seconda, all'occorrenza con o senza una nuova legge elettorale, scissionisti e non scissionisti e una sinistra di comodo per tutte le stagioni, ergeranno il muro necessario par l'eventuale e traballante nuovo che avanza.

I tempi sono maturi per scrivere una nuova pagina Politica sulle macerie dei partiti nati dalle ceneri del crollo di venticinque anni fa , con idee e progetti per una società fondata sui principi di uguaglianza, giustizia e libertà,  schierata dalla parte dei più deboli, dei lavoratori , dei disoccupati e dei giovani con protagonisti credibili e capaci di far uscire dal coma questo nostro amato Paese.


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