A
venticinque anni dall'operazione mani pulite, molti
commentatori si sono affannati nel fare analisi certosine sui dati
giudiziari e nel riscontrare che nulla è cambiato in quanto a
corruzione, reati nella pubblica amministrazione e coinvolgimento di politici nel malaffare.
Da
un'analisi che tenga conto dei soli aspetti giudiziari, nulla da
eccepire ma forse quella fase indicò il punto massimo di un sistema
dei partiti tenuto in piedi soltanto dal collante affaristico e da
una facciata di falsa ideologia che al primo colpo inferto dal
sistema giudiziario si sbriciolò come un castello di sabbia.
Quanto
accade in casa del Partito Democratico e quanto accaduto
già in casa
PDL e nelle sue componenti è il nuovo crollo dei castelli di sabbia
questa volta costruiti abilmente con il vuoto al loro interno.
E'
la fine del sistema dei partiti costruiti ad arte dagli stessi che
con i loro giochi perversi lontani anni luce dagli interessi dei
cittadini, distrussero realtà nate da ideologie, da visioni diverse
della società e del bene comune e non da convenienze affaristiche o
individuali.
Il
Partito Democratico sconta oggi anche il disegno subdolo che ho
denunciato sin dalle prime mosse dell'astro nascente benedetto dal
Presidente Napolitano, quel Matteo Renzi rottamatore soltanto per
convenienze personali, fregandosene del Partito che riteneva fosse di
proprietà privata, come primo atto cercò a tutti i costi un'altra
benedizione ,quella di Silvio Berlusconi e non a caso.
Non
ho mai sottovalutato l'abilità di quell'astro nascente che aveva un
suo preciso obiettivo, creare una forza centrista e riuscire
nell'operazione più volte tentata e sempre fallita di Pierferdinando
Casini, rifare una Democrazia Cristiana o comunque qualcosa che le
somigliasse, raccogliendo i cocci della fallita Forza Italia e delle
varie anime nel PD in maniera blasfema definite dell'area
cattolica , operazione
che non escluderei guardata con interesse (o ispirata?) dall'ex
cavaliere.
Renzi
ha atteso con pazienza che il primo passo lo facesse quella
componente che sempre in maniera blasfema è definita la sinistra
del PD e così è stato, consapevole dell'inconsistenza
dell'operazione che relegherà la sinistra nel circuito delle
inconsistenti percentuali e del campo libero ormai a disposizione
anche con l'ininfluente operazione, apparentemente furbesca, di
Emiliano.
Ma
i numeri sono numeri e come insegna la vecchia Repubblica, ammesso
che ce ne sia una seconda, all'occorrenza con o senza una nuova legge
elettorale, scissionisti e non scissionisti e una sinistra di comodo
per tutte le stagioni, ergeranno il muro necessario par l'eventuale e
traballante nuovo che avanza.
I
tempi sono maturi per scrivere una nuova pagina Politica sulle
macerie dei partiti nati dalle ceneri del crollo di venticinque anni
fa , con idee e progetti per una società fondata sui principi di
uguaglianza, giustizia e libertà, schierata dalla parte dei più deboli, dei lavoratori , dei disoccupati e dei giovani con
protagonisti credibili e capaci di far uscire dal coma questo nostro amato Paese.
Nessun commento:
Posta un commento